“THE MAN EATER – IL MANGIAUOMINI”
nella mostra “A Denti Stretti” presso la Limonaia di Villa Strozzi di Firenze
«Stefano, che cosa fai lí impalato?» gli chiese scorgendolo infine a poppa, in piedi, che fissava le onde. «Papà, vieni qui a vedere.» Il padre venne e guardò anche lui, nella direzione indicata dal ragazzo, ma non riuscí a vedere niente. «C’è una cosa scura che spunta ogni tanto dalla scia» disse « e che ci viene dietro.» «Nonostante i miei quarant’anni» disse il padre «credo di avere ancora una vista buona. Ma non vedo assolutamente niente.» Poiché il figlio insisteva, andò a prendere il cannocchiale e scrutò la superficie del mare, in corrispondenza della scia. Stefano lo vide impallidire. «Cos’è? Perché fai quella faccia?» «Oh, non ti avessi ascoltato» esclamò il capitano. «Io adesso temo per te. Quella cosa che tu vedi spuntare dalle acque e che ci segue, non è una cosa. Quello è un colombre. E’ il pesce che i marinai sopra tutti temono, in ogni mare del mondo. E’ uno squalo tremendo e misterioso, piú astuto dell’uomo. Per motivi che forse nessuno saprà mai, sceglie la sua vittima, e quando l’ha scelta la insegue per anni e anni, per una intera vita, finché è riuscito a divorarla. E lo strano è questo: che nessuno riesce a scorgerlo se non la vittima stessa e le persone del suo stesso sangue.»
Da “Il Colombre”, di Dino Buzzati